“Lunedì in consiglio presentiamo il “piano urbanistico degli arzachenesi” per la riadozione. Un piano revisionato e integrato dopo mesi di lavoro certosino sulla prima macro progettazione approvata lo scorso agosto - spiega il sindaco Roberto Ragnedda -. È un piano capillare, radicato davvero nel territorio, ma anche rispettoso delle normative, dell’ambiente e ispirato da una visione di sviluppo sostenibile che tutela le risorse naturalistiche, la bellezza del paesaggio e tiene conto delle nuove esigenze economiche e sociali che il vecchio Piano di fabbricazione degli anni ‘80 non poteva più riscontrare. Ecco perché adottare e approvare il Puc è per noi una responsabilità, politica e amministrativa, alla quale non possiamo sottrarci”.
Le modifiche sono state apportate in ragione delle osservazioni ricevute da geometri, architetti, ingegneri e, persino, dalla stessa Amministrazione comunale tramite una “osservazione d’ufficio”. Tra le più rilevanti si notano l’ampliamento delle zone E e C di espansione residenziale e la revisione delle zone G di interesse generale.
“Il Puc è un documento in divenire, passo per passo viene costruita la versione definitiva con un lavoro congiunto tra Amministrazione, privati, imprese e funzionari regionali, ogni fase è indispensabile e parte dell’iter previsto dalle norme. Le 311 modifiche accolte sono quelle in linea con le condizioni idrauliche del territorio, con i dettami del PPR e con gli obiettivi alla base del piano. Quali? Ad esempio, limitare il consumo o lo spreco di suolo; riequilibrare le zone di espansione tra centro, frazioni coste ed entroterra; incrementare l’offerta di aree da destinare ad attività produttive; favorire l’edilizia sociale a costi calmierati. Un altro traguardo a cui miriamo è quello di andare oltre la tradizionale offerta turistica balneare, individuando asset strategici per creare nuove forme di turismo, che si traducono in parchi e itinerari archeologici, percorsi sportivi outdoor e di valorizzazione dei monumenti geologici” conclude il primo cittadino.
Il Comune ha approvato la prima versione del piano il 9 agosto 2024 in consiglio comunale, a cui sono seguiti cinque incontri pubblici nel centro e nei borghi, di cui quattro tra settembre e ottobre 2024 e l’ultimo in aula consiliare lo scorso 26 marzo. Una volta approvato in consiglio comunale, decorrono ulteriori 60 giorni per eventuali osservazioni aggiuntive.